La galleria stradale che corre lungo la costiera Sorrentina, prima a sposare SISCA.
Il debutto di SISCA nei due cantieri ferroviari più grandi della città di Napoli [ Garibaldi e Municipio] .
Un cantiere difficile atto al restauro delle scuderie del palazzo reale di Napoli SISCA.
La soluzione delle problematiche tecniche ed organizzative per costruire in sicurezza ha impegnato in questi ultimi vent’anni le migliori risorse per assicurare alla nostra società un ambiente qualitativamente adeguato alla cultura italiana in materia di sicurezza che ha le sue radici nell’istituzionalizzazione dei collegi dei probiviri per la definizione delle controversie tra datori di lavoro e lavoratori nel 1883, nella promulgazione della prima legge infortunistica con il relativo regolamento esecutivo nel 1898, nella nascita della Cassa nazionale di previdenza per invalidità e vecchiaia degli operai sia pure in regime di volontarietà sempre nel 1898 e nella prima clinica del lavoro al mondo a Milano nel 1902.
L’organizzazione di un cantiere edile è, come tutti i processi produttivi, un insieme di atti sequenziali che si predispongono per raggiungere un obiettivo prestabilito, che richiede oltre che la conoscenza dell’obiettivo da raggiungere, la determinazione di una successione ordinata di compiti, funzioni, azioni individuali e collettive connesse tra di loro, di una autorità ed una responsabilità con la predisposizione di strutture idonee a definire e coordinare persone, risorse fisiche e finanziarie. L’evoluzione delle strutture produttive, che costituivano un fattore di continuità e responsabilità, basate su un insieme di saperi di tipo artigianale, si è risolta spesso in una frantumazione del processo di produzione con la dissoluzione delle tradizionali e consolidate procedure di autocontrollo del sistema ed una tendenziale conflittualità di interesse tra i vari operatori. Infatti l’innesto di elementi di taylorismo, indirizzati alla saturazione della manodopera e delle macchine, nell’organizzazione dei mestieri artigiani dell’impresa edile, con la progressiva specializzazione delle mansioni accompagnata dall’introduzione di nuove tecniche costruttive con vari livelli di meccanizzazione, ha determinato, per la progressiva crescita della turbolenza del mercato edilizio, la segmentazione e la specializzazione degli operatori in imprese autonome, specializzate in compiti sempre più elementari, con la conseguente rottura del principio di coordinamento.
Le attuali strutture organizzative del cantiere, determinate dalle norme specifiche dei contratti di appalto, che legano il committente al progettista ed all’impresa edile affidataria e quest’ultima alle imprese sub-appaltatrici, non sono in grado di recuperare pienamente il principio di coordinamento, non potendo sviluppare forme efficienti di coordinamento ed apprendimento per la mancanza di condizioni di continuità e regolarità, a causa dell’elevata turbolenza del mercato.
Il conseguimento di una produzione edilizia sempre più efficiente e sicura si realizza, infatti, all’interno di un coordinamento delle risorse tecniche ed economiche disponibili e, soprattutto, delle risorse umane ed organizzative, con una programmazione che integri l’utilizzazione di uomini, risorse materiali, macchine, procedimenti e metodi costruttivi per ottenere il migliore risultato possibile. Questo insieme di programmi, operazioni, fasi, attraverso le quali si passa dalla definizione di un obiettivo alla realizzazione del bene è il progetto.
Nei settori produttivi industriali si è affermata da tempo l’integrazione delle funzioni di progettazione, produzione e gestione nell’ambito di una strategia globale di qualità, con l’adozione di strategie di gestione del progetto.
Nel settore edilizio la notevole incidenza di errori, carenze, ambiguità informative progettuali unita alla sommaria attività di organizzazione, specialmente nei cantieri piccoli e medi, al di là di una qualità progettata di prodotto (efficacia ed efficienza) fa sì che la qualità di processo e quindi anche della sicurezza dei lavoratori rimane o sottostimata nella sua rilevanza o non affrontata per incapacità. Affinché l’adozione di procedure di controllo, modelli organizzativi, metodi di simulazione, verifica e valutazione sia efficace, il controllo puntuale di conformità e funzionamento del sistema edile deve estendersi a tutto il processo ed essere condiviso da tutti gli operatori, con la valorizzazione sistematica dei comportamenti di questi ultimi che abbiano come riferimento:
La caratteristica di unicità ed irripetibilità del prodotto edilizio in uno al carattere nomadico del cantiere è stata sempre utilizzata per sostenere la debolezza dell’attività di previsione e programmazione, per la quale è invece richiesto un elevato livello per un’organizzazione finalizzata alla qualità.
Il progetto SI.S.CA, con lo sviluppo e l’applicazione di tecnologie avanzate per il monitoraggio ed il miglioramento dei livelli qualitativi per la tutela della salute dei lavoratori in cantiere è orientato a massimizzare la qualità del processo, in modo che i vari partners di un intervento edilizio formino una rete integrata di competenze e responsabilità con la consapevolezza che la qualità finale dipende dall’azione di tutti e dall’attuazione di processi di autocontrollo.
La sicurezza sarà parte della cultura di ogni lavoratore, SISCA sarà il motore spingente, il volano.
Comitato Paritetico Territoriale